Comfort zone #2

Quando salgo in Cansiglio con la macchina fotografica (non molto spesso purtroppo) , tendo a battere sempre gli stessi posti. Lo so, sarebbe consgliabile cambiare punto di vista ed era quello che intendevo fare, ma la luce chiamava proprio lí non e sono riuscito a passare oltre.

Amo “l’indefinito” in fotografia, il non detto e la nebbia tra gli alberi lascia lo spazio all’immaginazione. Dopo anni di esplorazioni c’è una zona che più delle altre asseconda i miei gusti. Quella mattina poi era particolarmente persistente; nemmeno il sorgere del sole era risucito a dissolvere quel velo di magia.

Anzi, l’umidità era tale che, dopo un po’ di saliscendi, il mio viso sudato incollato al mirino ed il respiro affannato sul corpo macchina avevano creato un alone di umidità nella parte interna del mirino (cosa non simpatica). Il tempo di tornare a casa e tutto era tornato apposto, ma la cosa non mi è molto piaciuta dato che tra l’altro la macchina è tropicalizzata con certificazione IP53, obiettivo compreso. Vabbè, staremo a vedere.

Ebbene dopo qualche uscita alcune idee sono più chiare:

  • La leggerezza e la compattezza sono fattori vincenti per il mio approccio fotografico e questo sistema me lo conferma ulteriormente.
  • La stabilizzazione in questo corpo macchine è tanta roba, le foto che vedete qui sotto sono state scattate tutte a mano libera. Sarei curioso di provare quello della OM-1.
  • Il sensore piccolo permette PDC maggiore. Lo avevo considerato poco inizialmente, ma ora lo sto apprezzando sempre di più.
  • La resa del sensore mi soddisfa, anche se non nuovissimo, una volta compreso rende fedelmente ciò che vedi e regge egregiamente le mie manipolazioni (mai estreme).
  • Il mirino al momento lo trovo un po “legnoso”, quello ibrido di fuji era un’altra cosa, ma probabilmente è questione di abitudine.
  • Lo schermo snodato non mi fa impazzire, avrei preferito quello tiltabile (l’ho già detto), anche se con inquadrature verticali può essere utile.

L’acquisto quindi mi sembra più che buono, ora non resta che avere idee. Come ampiamente dimostrato l’attrezzatura ha un ruolo secondario nel processo e chi mastica fotografia da un po’ di tempo lo capisce da sè. Per tutti gli altri c’è il marketing e un po’ di soldini da spendere…

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