Giovani menti iniziano il loro processo di ribellione
Continuando a scattare quotidianamente capita di “incappare” in foto con le quali capisco perchè diavolo giro tutti i giorni come un “pirla” con la macchina fotografica. Le guardo e tutto mi è più chiaro. Fortunatamente m’è successo altre volte. E’un discorso prettamente personale e sicuramente sono di parte riguardo al soggetto di questa foto, ma dovessi portarmi solo un album di fotografie e partire per un’isola lontana sicuramente questa ci sarebbe.
Dopo circa un mese scarso di “Timeframes” posso esprimere due pensieri:
1. Prima lezione (che poi non è una grande novità): avere sempre la macchina con se e pronta è fondamentale. Proprio l’altro giorno leggevo un post di Sara Munari che parlava appunto di come si possa (e si debba) trovare il piacere di fotografare ogni giorno anche solo per 15-20 minuti. Non è vero che non c’è tempo, non è vero che non ci sono posti o situazioni interessanti, tutto può dare una buona foto a patto di avere il cervello in modalità “on” e fregarsene di compiacere il gusto altrui. Questa filosofia mi sta già portando dei frutti.
2.Il secondo pensiero è un po’ tecnico. Sto apprezzando la mia piccola Fuji tanto che mi sto chiedendo se continuare con Nikon o abbandonare la strada che probabilmente mi avrebbe portato al full frame. E’ da un pezzo che ci penso: caricarmi di un “mattone” ancor più grosso che spesso lascerò a casa perchè ingombrante e poco pratico o svoltare verso un sistema compatto, pratico e,leggendo in giro,di una qualità più che abbondante per le mie necessità? Nulla da dire sulle performances di un sistema FF Nikon, le mie ottiche sono già quasi tutte a pieno formato ed il salto non sarebbe così “drammatico”, ma Fuji vorrebbe dire scattare ovunque e di più; questo è un fattore che fa saltare tutto il resto.
Presto la seconda sfornata di foto…