Seduto lungo la riva degli Schiavoni (Venezia), tele montato e pronto, osservo la gente che passa cercando di capire l’etnia di chi mi passa davanti. E’ vero, ha ragione Ale, sebbene di antichissima e gloriosa storia, Venezia è una delle più multietniche città italiane.Vuoi per la storia appunto che da sempre l’ha contaminata di oriente, vuoi perchè in tutto il mondo tra le cose da vedere almeno una volta nella vita Venezia c’è sempre. Ma, mentre davo tregua ai miei piedi dolenti, alzo lo sguardo e vedo un’irrefrenabile gesto d’amore materno che illumina una buia finestra veneziana. Come un automa inquadro e scatto sperando che la macchina faccia il suo dovere. E’ un attimo, qualche secondo e la tenera scena è già evaporata tra le mura discrete dell’appartamento. Quasi dubito di quel che ho visto, come una visione. Invece no, la macchina ha fatto il suo dovere ed io con lei. Unico rammarico: non avere un tele più spinto, ma non si può avere tutto dalla vita…