Lungo la rotta Stazione S.Lucia – Rialto – S.Marco par quasi che i veneziani veri siano solo i gondolieri e pochi altri, impegnati a gestire il parco giochi della laguna. Oltre ai cinesi imprenditori (in costante aumento) la via è costellata di lingue e di facce da ogni parte del globo, con cartine spiegate e la faccia dubbiosa di chi ha perso la strada. In bassa stagione il fenomeno si ridimensiona, ma la sensazione di essere in un posto costruito per i turisti mi prende spesso.
In realtà non è così. E’ sufficiente uscire dai percorsi canonici e magari raggiungere S.Marco improvvisando un percorso alternativo per vedere angoli nuovi e una dimensione meno cosmopolita.
Quindi la prossima volta, cartina alla mano e via ad esplorare calli e quartieri, pardon, sestieri…