Contrasti scozzesi
Come al solito mi trovo impreparato alla luce di Edimburgo. Mi aspettavo grigio, umido e pioggerella insistente. Avevo infatti pensato di lavorare in bianco e nero con gli annessi e connessi di gestire mura grigie e cieli plumbei.
Poi si alza il gelido vento artico che sposta verso sud le perturbazioni e fa splendere un sole cristallino che brucia le foto e crea un contrasto estremo con l’ombra dei palazzi. In pratica un casino.
Ho imparato però con il tempo che combattere con la luce non serve a nulla, meglio adattarsi e cambiare in corsa. Casomai la lotta è contro il freddo che morde il naso, “pela” le orecchie ed irrigidisce le dita. Come dice una massima Zen, bisogna essere come l’acqua “che cede, ma mai recede”. Ecco allora che morbidi bianchi e neri diventano una cavalcata di contrasti quasi eccessivi che andranno ad aggiungersi alla mia collezione “street”.
Tutte le foto sono scattate con la Fuji, ormai inseparabile compagna, con la promessa a me stesso di lasciare a casa la prossima volta la zavorra Nikon, una volta per tutte…
#block-yui_3_17_2_1_1541089134995_4972 .sqs-gallery-block-grid .sqs-gallery-design-grid { margin-right: -20px; }
#block-yui_3_17_2_1_1541089134995_4972 .sqs-gallery-block-grid .sqs-gallery-design-grid-slide .margin-wrapper { margin-right: 20px; margin-bottom: 20px; }