
Credo che le piccole piazze ed i porticati che le racchiudono siano una di quelle cose che distingue il “bel paese” dal resto del mondo. Niente metropoli la nostra è una terra di tante varietà e contraddizioni che ha visto scorrere la storia tra le piazze cittadine sparse per lo stivale sempre a misura d’uomo, a misura di chiacchere all’ombra, magari seduti ad un caffè. Questa è l’Italia, o almeno quella che dovrebbe ricordarsi di essere, ma questo è un altro discorso.
Uno spiraglio di sole nel lungo inverno e giro presto per i porticati di Vittorio Veneto, piccola cittadina dallo storico nome. Presto per trovare le strade libere ed i portici vuoti.
Il cinquantino è montato, comincio con quello e poi va a finire che non lo tolgo più. La luminosità di quella lente mi permette di scattare tranquillamente negli angoli più scuri dei porticati anche se devo fare i salti mortali. Poi le vie si animano, è lunedì, giorno di mercato ed il colloquio solitario con archi e pietre termina.
Quasi quasi metto lo zoom e mi confondo con la gente tra le bancarelle…






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